All'interno dello strato limite:
Si noti come l'equazione, in forma vettoriale non introduca le semplificazioni di Prandtl. Si assume l'assenza di forze di volume e la bidimensionalità del campo di moto, discendente dall'ipotesi fatta sulla funzione di corrente. Al fine di procedere alla ricerca di una soluzione del campo di moto all'interno dello strato limite si applica l'operatore rotore all'equazione appena scritta così da far sparire il termine dipendente dalla pressione (dipendente a sua volta sia da che da ):
La vorticità è un vettore perpendicolare al piano del moto, essendo il campo di moto bidimensionale, per cui si potrà scrivere:
in cui il tensore del secondo ordine grad è diventa in effetti un vettore. Ci si è così ricondotti ad una unica equazione scalare:
Si deve ora introdurre una ulteriore ipotesi, questa volta relativa ad un plausibile campo di moto interno allo strato limite8.2. Si ipotizzerà che la funzione di corrente, all'interno dello strato limite, continui ad essere dipendente linearmente da ma dipendente da secondo una funzione incognita. In questo modo si ipotizza che l'influenza dello strato limite sulla funzione di corrente dipenda solo dalla vicinanza al contorno solido:
Con questa funzione di corrente si ottiene:
Integrando con le condizioni al contorno:
e sostituendo:
si ottiene:
e finalmente sfruttando le c.c.:
Si può procedere ulteriormnte col l'adimensionalizzazione introducendo le variabili:
Si arriva in definitiva alla: