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Moto impulsivo: I problema di Stokes

Si studia il problema di una lastra piana parallela all'asse $ x$ che viene istantaneamente portata ad una velocità $ U$ , che poi rimane costante, al tempo $ t=0$ . Si tratterà sempre di flusso incompressibile senza peso. Le Eq. (3.1):

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}\\ [3pt]
\displaystyle \rho \left(\ \ensur...
...ac{\partial w}{\partial z}}\ & = & \ 0 \\ [3pt] \\
\end{array}\end{displaymath}

vanno semplificate introducendo le seguenti ipotesi:

\begin{displaymath}
\left\{
\begin{array}{rcl}
u&=&u(y,t) \\ [3pt]\\
v&=&0 \\ [3pt]\\
w&=&0 \\ [3pt]\\
p&=&P(y,t)
\end{array}\right.
\end{displaymath}

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
\displaystyle \rho \ \ensuremath{\frac{\p...
...aystyle -\ensuremath{\frac{\partial P}{\partial y}}
\end{array}\end{displaymath}

cioè :

\begin{displaymath}
\left\{
\begin{array}{rcl}\\ [3pt]
\displaystyle \rho \ \ens...
...partial P}{\partial y}}\ & =&0 \\ [3pt] \\
\end{array}\right.
\end{displaymath}

Dalla seconda si deduce che il campo di pressione è ovunque costante e pari a quello del fluido in quiete. La prima equazione è quella che deve essere risolta con le condizioni iniziali:
Blue$ t < 0$ $ u=0$
Blue$ t \ge 0$
$ u=U$ $ y=0$
$ u=0$ $ y=\infty$
L'equazione:

$\displaystyle \ensuremath{\frac{\partial u}{\partial t}}\ =\ \nu \ \ensuremath{\frac{\partial^2 u}{\partial y^2}}
$

va risolta ricorrendo alla adimensionalizzazione delle variabili ed al teorema di Buckingam (vedi App. [*]).

Si vede che la relazione scritta sopra lega quattro grandezze:

$\displaystyle f(u, \nu, y, t)=0
$

ma a loro volta queste dipendono solo da due grandezze fondamentali:

$\displaystyle f(u,\nu, y, t)\rightarrow \ [L] \ [T]
$

lunghezza e tempo. In base al teorema di Buckingam l'equazione sopra può essere scritta in funzione di due gruppi adimensionali opportunamente scelti:

$\displaystyle \left\{ \begin{array}{rcl} \displaystyle u^*&=&\displaystyle \fra...
...isplaystyle \eta&=&\displaystyle \frac{y}{2\sqrt{\nu\ t}}\\ \end{array} \right.$ (5.1)

Sottintendendo che la $ u$ sia adimensionata, tralasciando cioè il simbolo $ *$ :

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
\displaystyle \ensuremath{\frac{\partial ...
...th{\frac{d^2\, u}{d\, \eta^2}}\ \frac{1}{4\ \nu\ t}
\end{array}\end{displaymath}

l'equazione diventa:

$\displaystyle \ensuremath{\frac{d^2\, u}{d\, \eta^2}}\ +\ 2\ \eta \ \ensuremath{\frac{d\,u}{d\,\eta}}\ = \ 0$ (5.2)

con le condizioni al contorno:

\begin{displaymath}
\left\{
\begin{array}{rcl}
u(\eta=\infty) & = & 0 \\ [3pt]\\
u(\eta=0) & = & 1
\end{array}\right.
\end{displaymath}

Ci si è ricondotti anche in questo caso (Cf.ta Sez. 4.6) ad una equazione lineare ma omogenea. Le soluzioni fornite forniscono un profilo unico di velocità che si riproduce similmente a se stesso nel tempo. Infatti la $ u$ sarà una funzione di $ \eta$ , a sua volta funzione nell'istante della $ y$ e scalata con $ \sqrt{\nu \ t}$ . Si procede come nella Sez. 4.6.

\begin{displaymath}
\left\{
\begin{array}{rcl}
u'&=&y \\ [3pt]\\
y'\ +\ 2\ \eta\ y &=&0
\end{array}\right.
\end{displaymath}

Si cerca una funzione ausiliaria $ I(\eta)$ tale che $ d[I(\eta)\ y]$ sia il differenziale del primo membro moltiplicato per la $ I(\eta)$ stessa:

$\displaystyle dy\ + \ 2\ \eta\ y\ d\eta \ =\ 0
$

$\displaystyle y\ dI\ + \ I\ dy\ = I \ dy\ + \ 2\ I\ \eta\ y\ d\eta
$

$\displaystyle y\ dI\ = 2\ I\ \eta\ y\ d\eta
$

Imponendo $ y\neq 0$ :

$\displaystyle dI\ = 2\ I\ \eta\ d\eta
$

$\displaystyle \frac{dI}{I}\ =\ 2\ \eta\ d\eta
$

che risolta fornisce a meno di una costante:

$\displaystyle \ln I \ =\ \eta^2
$

quindi la $ I(\eta)$ cercata vale:

$\displaystyle I \ =\ e^{\eta^2}
$

Sostituita nella equazione da risolvere:

$\displaystyle e^{\eta^2} \ dy +\ y\ e^{\eta^2} \ 2 \ \eta\ d\eta \ =\ 0
$

$\displaystyle d[y\ e^{\eta^2}] \ =\ 0
$

$\displaystyle y\ e^{\eta^2} \ =\ \mathcal{C}
$

$\displaystyle y\ =\ \mathcal{C}\ e^{-\eta^2}
$

Ricordando che $ y=u'$ :

$\displaystyle u'\ =\ \mathcal{C}\ e^{-\eta^2}
$

che integrata fornisce il profilo adimensionato cercato:

$\displaystyle u^* \ = \ u^*(\eta=0) \ + \ \int_0^\eta{\mathcal{C}\ e^{-z^2}dz }
$

Tenendo conto delle condizioni al contorno per $ \eta=0$ si ottiene:

$\displaystyle u^* \ = \ 1 \ + \ \int_0^\eta{\mathcal{C}\ e^{-z^2}dz }
$

La costante $ \mathcal{C}$ può essere calcolata imponendo la condizione al contorno per $ \eta \rightarrow \infty$ e riconoscendo nell'integrale l'espressione della funzione errore erf$ (\eta)$ (Vedi [2] [585], [590], e Tav. 1045).

   erf$\displaystyle (\eta)\ =\ \frac{2}{\sqrt{\pi}} \int_{0}^{\eta}{e^{-z^2}dz}
$

$\displaystyle \lim_{\eta \rightarrow \infty}\ u^*(\eta) \ = \ 1 \ +\ \lim_{\eta \rightarrow \infty} \int_0^\eta{\mathcal{C}\ e^{-z^2}dz }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2} \lim_{\eta \rightarrow \infty}\ \frac{2}{\sqrt{\pi}} \int_0^\eta{ e^{-z^2}dz }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2}\ \sqrt{2} \lim_{\eta \ri...
...y}\ \ \frac{1}{\sqrt{2}}\ \frac{2}{\sqrt{\pi}} \int_0^\eta{ e^{-z^2}dz }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2}\ \sqrt{2}\ \frac{1}{2}\ ...
...ac{1}{\sqrt{2}}\ \frac{2}{\sqrt{\pi}} \int_{-\eta}^{+\eta}{ e^{-z^2}dz }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2}\ \sqrt{2}\ \lim_{\eta \r...
...rrow \infty}\ \frac{1}{\sqrt{2\ \pi}} \int_{-\eta}^{+\eta}{ e^{-z^2}dz }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2}\ \sqrt{2}\ \lim_{\eta' \...
...\ \pi}} \int_{-\eta'}^{+\eta'}{ \frac{1}{\sqrt{2}}e^{-\frac{t^2}{2}}dt }\ =\ 0
$

$\displaystyle 1 \ +\ \mathcal{C}\ \frac{\sqrt{\pi}}{2}\ \lim_{\eta' \rightarrow...
...\ \frac{1}{\sqrt{2\ \pi}} \int_{-\eta'}^{+\eta'}{ e^{-\frac{t^2}{2}}dt }\ =\ 0
$

$\displaystyle \mathcal{C}\ =\ -\ \frac{2}{\sqrt{\pi}}
$

Si ottiene allora che il profilo della velocità adimensionata è dato proprio dalla funzione $ u^*=$erfc$ (\eta)$ :

$\displaystyle \boxed{ u^*(\eta)\ =\ 1\ -\ \frac{2}{\sqrt{\pi}} \ \int_0^\eta{ e^{-z^2}dz } }$ (5.3)

Figura 5.1: Andamento del profilo di velocità adimensionata.
\includegraphics[width=120mm]{impulsivo.eps}
ossia:

erfc$\displaystyle (\eta)=1 -$   erf$\displaystyle (\eta)$

Si può a questo punto calcolare lo spessore dello strato limite. Questo corrisponde per definizione alla distanza dal piano alla quale la velocità diventa pari al $ 99\%$ dell avelocità di riferimento indisturbata. In questo caso la velocità di riferimento del fluido è nulla, dato che è la piastra a muoversi, per cui si farà riferimento alla distanza alla quale la velocità diventa lo $ 1\%$ del valore di riferimento.

$\displaystyle u^*=\frac{u}{U}=1-erf(\eta)=0.01
$

$\displaystyle erf(\eta)=0.99
$

Dalla Tab.1045 di [2] si ricava che:

$\displaystyle \frac{1}{\sqrt{2\ \pi}} \int_{-x}^{+x}{e^{-\frac{t^2}{2}}dt}=$erf$\displaystyle \left(\frac{x}{\sqrt{2}}\right)\Rightarrow x=2.575
$

quindi:

$\displaystyle \eta_{0.01}=\frac{x}{\sqrt{2}}=1.821
$

Lo spessore di strato limite si otterrà dalla:

$\displaystyle \eta_{0.01}=\frac{y_{0.01}}{2\ \sqrt{\nu \ t}}
$

in cui si pone $ \delta_{0.01}=y_{0.01}$ . In definitiva:

$\displaystyle \boxed{ \delta_{0.01}=3.64 \ \sqrt{\nu \ t} }$ (5.4)

Figura 5.2: Andamento grafico di erf(x).
\includegraphics[width=75mm]{erf.eps}
Lo spessore dello strato limite aumenta con la radice quadrata del tempo.
Figura 5.3: Ingrandimento andamento grafico di erf(x).
\includegraphics[width=75mm]{erf_zoom.eps}

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2009-01-26