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Nella maggior parte dei casi pratici di interesse ingegneristico il flusso del moto è di tipo turbolento. I flussi turbolenti sono caratterizzati da alcune caratteristiche comuni che possono essere riassunte nei seguenti punti:
- è presente nel moto turbolento un andamento vorticoso generalizzato che coinvolge indistinte parti di fluido, definite in letteratura eddies, di grandezza estremamente variabile, presenti in vari punti in seno al fluido in diversi istanti;
- il contorno che separa la zona turbolenta da quella non turbolenta è ben definita, in un dato istante di osservazione, tuttavia i punti vicini al contorno di separazione possono essere intermittentemente turbolenti o no;
- la turbolenza è un fenomeno caratterizzato da una instabilità casuale. L'analisi armonica di un moto turbolento mostra come le fluttuazione del moto si redistribuiscano in un ampio range di frequenze;
- il fenomeno della turbolenza è sempre di tipo tridimensionale, nonostante il campo di moto sia bidimensionale;
- le fluttuazioni locali in un moto turbolento possono essere caratterizzate da variazioni il cui ordine di grandezza è non sono assolutamente trascurabili (né spaziali né temporali). Le fluttuazioni della velocità locale nel fluido che investe un corpo tozzo possono essere dell'ordine della stessa velocità libera.
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2009-01-26